martedì 5 aprile 2016


V&A SPIRAL - DANIEL LIBESKIND


Il violento inserimento della Spirale di Daniel Libeskind nell’Albert & Victoria Museum, a South Kensington, ha provocato una rottura forte in un ambiente pulito e ordinato. Evoca una rottura negli spazi e nel tempo in maniera aggressiva nei confronti dell’edificato circostante, appellandosi non ad una cultura umanitaria, bensì basata su una logica matematica di complessità e caos. Nonostante questo progetto fosse valutato come un rischio inaccettabile, la Spirale fu selezionata come vincitrice dell’internazionale competizione per il Victoria and Albert Museum. Il progetto di Libeskind fu referenziato come un’Architettura “non lineare”, un nuovo modo di condividere il linguaggio dell’espressione, oltrepassando il limite della rigida architettura del passato. Charles Jencks fu affascinato dal progetto di Libeskind e lo propose come esempio di un estetico e ondulato movimento, che prevedette come la globale architettura del nuovo millennio. Il  progetto inizia come una singola striscia architettonica che si avvolge su se stessa formando una spirale per ben sei piani. La geometria articolata della Spirale appare incontrollata, ma l’apparato della striscia singola invece è governato da un processo ben studiato e organizzato. Come un’irregolare sequenza di muri trapezoidali, i piani collidono fra se stessi, creando una serie di box che coincidono e si incastrano con quelli sottostanti. Questi muri oltre a svolgere un ruolo formale, sono anche strutturali: calcolati attraverso modelli digitali, i carichi vengono spinti verso gli angoli, permettendo alle gallerie interne di rimanere ampie ed aperte, con l’assenza di pilastri e colonne. Questa prova di ingegneria fu ad opera dell’acclamato studio Cecil Balmond. Contributo del Balmond molto importante per il progetto fu il lavoro fatto per le facciate esterne. Un pattern di piccoli tasselli, derivanti da un rettangolo “d’oro”, cosiddetto mosaico matematico, animato dalla stessa dialettica di caos e controllo che pervade l’intera struttura.















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